Bayer: volano gli utili ma non grazie alla Monsanto
Crescono i ricavi per il colosso farmaceutico tedesco Bayer che nel periodo luglio-settembre segna una crescita del 23% a 9,9 miliardi di euro e un utile netto di 2,87 miliardi, ossia 1,19 euro per azione, oltre le attese degli analisti ferme a 0,99 euro.
Sono i primi conti trimestrale in cui è incluso anche il business di Monsanto. Ma a trainare le vendite non sono stati i prodotti della multinazionale americana recentemente acquistata dalla Bayer ma il farmaco per la prevenzione dell’ictus Xarelto, il più venduto della Bayer che ha contribuito alla sorpresa positiva con un fatturato trimestrale di 933 milioni di euro, aiutato però anche da una gamma più ampia di condizioni di salute per le quali può essere prescritto.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.