L’economista Nouriel Roubini, da sempre fra i più tenaci critici delle criptovalute ha commentato il recente crollo del Bitcoin, definendolo come parte di un’ineluttabile discesa: “Potrei gongolare del crollo del Bitcoin. Ma resta ancora lontano da quello che è il suo vero valore: zero”, anzi, “dato che il Bitcoin è alla base di disastri ambientali e di inquinamento il suo vero valore è negativo”.
In un altro commento comparso su Twitter, Roubini ha aggiunto: “E questi manipolatori pazzi e avidi che si preoccupano solo di massimizzare i loro profitti soldi divertenti si aspettano di sostituire le valute legali?”.
Anche il membro del consiglio direttivo della Banca Centrale Europea, Benoit Coeure, le cui critiche contro il Bitcoin non sono nuove, ha rincarato la dose cavalcando il tracollo delle ultime ore: “Bitcoin era un’idea estremamente intelligente. Purtroppo, non tutte le idee intelligenti sono una buona idea “, ha detto nel corso di un intervento presso la Banca dei regolamenti internazionali a Basilea. “Pochi ricordano che Satoshi Nakamoto [il fondatore del Bitcoin] ha incorporato nel blocco di genesi un titolo del Times del gennaio 2009 sul salvataggio delle banche degli Stati Uniti”, ha aggiunto Coeure, “in più di un modo, Bitcoin è il seme malefico della crisi finanziaria“. L’espressione “evil spawn”, utilizzata dall’economista con una certa enfasi, viene spesso riferita a Satana, figlio del Male per eccellenza.
Coeure ha poi chiarito che “c’è un ampio consenso sul fatto che una moneta digitale emessa da una banca centrale, in qualsiasi forma, non verrà rilasciata prima che sia passato un decennio”.
Coeure aveva dichiarato a inizio anno che il Bitcoin era “la combinazione fra una bolla, uno schema di Ponzi, e un disastro ambientale”.