Mentre sale la tensione in vista del giudizio di mercoledì prossimo della Commissione Ue sulla manovra, il governo resta sulle sue posizioni in merito alle riforme. Un’ulteriore conferma in questa direzione è arrivata oggi da Stefano Buffagni, sottosegretario agli Affari regionali, uomo di fiducia di Luigi Di Maio, che in un’intervista al quotidiano la Repubblica ha affermato:
“La manovra nei punti cardine è quella. Se fosse necessario intervenire per migliorarla esistono mille opzioni, come gli aumenti di entrate per abbattere il debito”
Tra le misure che potrebbero essere messe in campo spicca la
“Vendita di alcuni immobili, di quote di società che non facciano perdere un indirizzo di interesse pubblico, di asset da valorizzare”.
La vera sfida secondo Buffagni, si gioca in campo europeo:
“Il punto è che l’Europa deve invertire il trend, cominciare a discutere di una politica di bilancio comune, ampliare gli obiettivi di intervento della Bce, che dovrebbe essere più simile alla Fed”.
In merito al tanto atteso giudizio sulla Commissione, in arrivo mercoledì, che potrebbe dare il via alla procedura di infrazione, Buffagni non ha nascosto le preoccupazioni:
“Stiamo già gestendo una situazione pessima che deriva dal passato. Sta finendo il quantitative easing, sappiamo bene che lo spread può farci male e lavoriamo per abbassarlo. Vogliamo assolutamente trovare una mediazione e un punto di incontro con la commissione, a patto che loro non usino l’Italia per fare campagna elettorale“.