Dopo la nuova bocciatura da parte della Commissione europea sulla manovra di ieri, si inseguono le indiscrezioni stampa sulle prossime mosse del governo.
Secondo quanto riporta La Stampa, Il vicepremier Luigi Di Maio, avrebbe manifestato l’intenzione di apportare modifiche in Parlamento alla legge di bilancio, spaventato dal rimbalzo dello spread di cui si dice “preoccupatissimo”.
“Un conto è l’Europa e lo scontro politico. Un altro sono i mercati. Non capisco tutta questa preoccupazione visto che la possiamo cambiare in Parlamento” avrebbe detto ai suoi collaboratori, secondo riportato dal quotidiano torinese.
Sempre secondo La Stampa, dal M5S spiegano che più che di cambiamenti strutturali, si parlerà di “aggiunte”. In sostanza,
“Diverranno più rigidi i meccanismi di controllo della spesa e del deficit (con le dismissioni immobiliari), e, tramite il codice degli appalti, verranno sbloccati miliardi vincolati da anni e destinati a grandi investimenti infrastrutturali”.
Ed è qui il cuore della trattativa che il premier Giuseppe Conte è pronto a condurre la trattativa con Bruxelles con il sostegno del ministro dell’economia Giovanni Tria, già nel previsto incontro di sabato con il presidente della commissione Jean-Claude Juncker. In quell’occasione
“Spiegherà che le penalizzazioni per chi sceglierà di andare prima in pensione scoraggeranno molti a farlo e i miliardi necessari saranno meno. Quota 100 e reddito di cittadinanza poi sono ancora misure virtuali, rinviate a una legge ad hoc. Le clausole di salvaguardia vigileranno sulla spesa. Così – farà capire Conte – platea, condizioni e vincoli possono ancora cambiare, e non consumare tutto l’extra-deficit previsto”.
In una posizione distante da quella Di Maio, Matteo Salvini sembra, sempre quanto riferito da rumors, più disponibile a fare un passo indietro sui 6-7 miliardi destinati alla riforma delle pensioni.
Oggi pomeriggio intanto ci sarà un’informativa urgente di Conte alla Camera sulla bocciatura della Manovra da parte della Commissione europea: secondo fonti di Governo, sarà l’occasione per ribadire anche la fiducia nel dialogo con l’Ue. Bruxelles vede un “non rispetto particolarmente grave” delle regole di bilancio, aprendo la strada alla procedura per deficit eccessivo basata sul debito.