Petrolio: prezzi rimbalzano dopo annuncio del Qatar e tagli decisi dal Canada
Prezzi del greggio in crescita di oltre il 2 per cento sulla scia dei tagli previsti dall’uscita del Qatar dal cartello dei produttori OPEC e di una riduzione obbligatoria dell’offerta canadese.
In Canada in particolare la provincia dell’Alberta, patria delle oil sands, ha imposto alle compagnie locali una riduzione dell’output di 325mila barili al giorno. I contratti sul greggio Wti con scadenza a gennaio guadagnano 66 centesimi a 53,61 dollari al barile.
Il mercato sembra orientato positivamente in seguito agli sviluppi del G20 e in vista della riunione dell’OPEC di giovedì. L’impegno della Russia a cooperare con l’Arabia Saudita e raggiungere un accordo nel prossimo incontro dell’OPEC ha sicuramente sollevato gli spiriti.
Così alla Reuters lo stratega delle materie prime di BNP Paribas, Harry Tchilinguirian.
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A novembre, l’inflazione in Germania è diminuita dello 0,2% rispetto al mese precedente, mentre su base annua ha registrato un aumento del 2,2%. Questi dati, forniti dall’ufficio federale di statistica, sono in linea con le aspettative del mercato. L’indice dei prezzi al consumo armonizzato ha visto una flessione mensile dello 0,7% e un aumento annuale del 2,4%.
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