Decreto sicurezza: in strada anche i migranti vulnerabili
Migranti vulnerabili, quelli così chiamati dal Ministero dell’Interno perché vittime di tortura o violenza, disabili e persone che necessitano di assistenza sanitaria anche prolungata, sono oggi dei senzatetto e questo per effetto del decreto Salvini.
Ne scrive oggi Il Guardian raccontando la triste realtà dei centri di accoglienza in Italia che a seguito dell’entrata in vigore del decreto del leader della Lega che abolisce la protezione umanitaria per coloro che non hanno diritto allo status di rifugiato, hanno comportato decine di migranti, comprese vittime della tratta a scopo sessuale e bambini con problemi di salute mentale, rimossi dai centri. cosiddetti Il disegno di legge, che abolisce la protezione umanitaria per chi non ha diritto allo status di rifugiato ma non può essere rispedito a casa, è stato applicato retroattivamente dal rappresentante del ministero dell’Interno di Crotone, e venerdì scorso 24 persone sono state costrette a lasciare il centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto. Gli sgomberi riguardano non solo coloro la cui richiesta di protezione per motivi umanitari è in attesa di approvazione, ma anche coloro che sono in possesso del permesso di soggiorno, nonostante la legge preveda che il loro status debba essere mantenuto.
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Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.
In evidenza l’utlook sul settore assicurativo europeo per il 2025 firmato da S&P Global Ratings