La crisi del retail non si arresta e si preannuncia un Natale magro. Alla borsa di Londra il titolo Asos precipita di oltre il 40%. Il gruppo attivo nel settore dell’abbigliamento online ha registrato un andamento deludente delle vendite nel mese di novembre, mese cruciale anche per il Black Friday che anticipa lo shopping natalizio.
Così il gruppo ha lanciato un profit warning : i vertici hanno deciso di rivedere al ribasso le aspettative per l’intero anno fiscale 2018-2019, mettendo in conto una crescita delle vendite di circa il 15% per l’anno che si concluderà nell’agosto 2019, in calo rispetto alla crescita tra il 20% e il 25% indicata in precedenza. Nick Beighton, amministratore delegato di Asos, ha motivato il profit warning con il balzo “senza precedenti” degli sconti lanciati nel corso dell’autunno. L’azienda ha inoltre comunicato l’intenzione di ridurre le spese in conto capitale a 200 milioni di sterline (222,6 milioni di euro) e ha rivisto al ribasso le previsioni sull’ebit, passato dal 4% al 2%. Dati che si riflettono in borsa dove il titolo ha ceduto il 35%, un terzo del suo valore.
Il crollo di Asos è l’ultimo di una serie di tonfi nel settore retail specie in Uk. Mike Ashley, tycoon britannico a capo della catena della grande distribuzione, Sports Direct, parlando del bilancio di novembre qualche giorno fa, ha detto:
E’ stato il peggiore mai registrato. Nessuno avrebbe potuto preventivare una caduta dei consumi di questo genere”.
Il tonfo di Asos contagia gli altri titoli del settore retail come Boohoo che arretra del 5%.