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Mercati, l’anno si chiude con un trimestre “terribile”

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Finora il quarto trimestre dell’anno è stato “terribile” per i mercati finanziari e la volatilità è destinata a continuare anche nel 2019. Sono i pareri degli analisti. Il concetto espresso da Craig Erlam della società inglese OANDA è infatti condiviso da molti gestori e analisti di mercato. Diverse Borse sono entrate in una fase ribassista o di correzione (-20% e -10% dai massimi, rispettivamente).

“Non ci troviamo in una buona situazione”, dice al Washington Post un economista, citando l’incertezza come il principale fattore di pericolo per le Borse. Era da anni che gli analisti non vedevano tanti rischi. Dal 10 febbraio a oggi il computo è deprimente per gli indici delle Borse mondiali. Nello specifico, i valori persi sono i seguenti: Dow Jones -14,7%, S&P 500 -15,6%, NASDAQ -18,4%, FTSE 100 -9,6%, DAX -13,6%, CAC -14,1%, Hang Seng -5,4%, Shanghai -11,3%, NIKKEI -16,9%.

“Siamo passati da un ottimismo inattaccabile a un pessimismo diffuso in un periodo così breve che – come spesso accade in queste circostanze – non c’è abbastanza appetito per provare ad afferrare questo coltello che cade”, dice Erlam, intendendo dire che tra gli operatori dei mercati manca il coraggio per correre rischi eccessivi.

In ambito di guerra commerciale intanto, l’amministrazione Trump continua a mantenere un approccio aggressivo nei confronti della Cina e sicuramente non aiutano le prospettive di uno shutdown delle attività federali e di una Fed che esclude categoricamente l’ipotesi di allargare nuovamente il bilancio nel prossimo futuro.


Il 21 dicembre l’indice cinese dei titoli a maggiore capitalizzazione CSI 300 ha chiuso in calo per la sesta seduta di fila.