Dopo la pausa natalizia, la manovra economica torna oggi all’esame della Camera per la terza e definitiva lettura. Il testo farà un passaggio in commissione Bilancio di Montecitorio, per poi approdare in Aula venerdì 28. Il voto finale è previsto entro sabato 29 dicembre.
Nel frattempo, resta alta la tensione tra maggioranza e opposizione. Il vicepremier Luigi Di Maio ha ribadito ieri che la manovra targata M5s-Lega mette al centro i cittadini e ridà loro dignità.
“Abbiamo trovato un paese abbandonato a se stesso e in sei mesi sono tanti i traguardi raggiunti”. E ricorda alcune delle principali misure, a cominciare “dall’aumento delle pensioni minime e quelle d’invalidità; il reddito di cittadinanza rivoluzionerà il mercato del lavoro; eliminiamo la legge Fornero, abbassiamo il costo del lavoro tagliando le tariffe Inail che le aziende pagano senza diminuire le garanzie per i lavoratori”.
Di Maio sottolinea ancora:
“Ci occupiamo del rilancio e dello sviluppo del nostro Paese, investendo 10 miliardi sul dissesto idrogeologico e finanziando con 6.000 euro di bonus l’acquisto di auto elettriche”.
Parole che non convincono sindacati e opposizioni, che rimangono sul piede di guerra, annunciando manifestazioni di protesta. Il PD ha organizzato un presidio davanti Montecitorio per il 29 dicembre, mentre Cgil, Cisl e Uil si stanno organizzando per una grande manifestazione a gennaio: nel mirino le pensioni e i tagli al volontariato.