Ammonta a 1,3 miliardi la cifra messa a disposizione dal governo nel fondo a sostegno di Banca Carige. È quanto emerge dal decreto approvato ieri dal Consiglio dei ministri, che prevede due possibili interventi di cui l’istituto bancario ligure può avvalersi, come misure di ultima istanza.
Della cifra complessiva, 1 miliardo è destinato alla sottoscrizione di azioni della Banca al fine di rafforzarne il patrimonio e 300 milioni per le garanzie concesse dallo Stato sulle passività di nuova emissione e sull’erogazione di liquidità di emergenza.
“Il valore di 3 miliardi citato all’interno del decreto non corrisponde ad alcuno stanziamento aggiuntivo da parte del governo, ma consiste nel limite nominale del valore dei bond sui quali può essere posta la garanzia, per i quali vengono stanziati 300 milioni di euro” precisano fonti di Palazzo Chigi.
Resta il fatto che nell’ipotesi teorica che Carige emettesse titoli di debito per tutti e 3 i miliardi e poi non fosse in grado di ripagarli, toccherebbe allo Stato che ha dato la sua garanzia far fronte alle obbligazioni, portando il conto totale dell’intervento fino a un massimo teorico di 4 miliardi. Un’ipotesi che il governo non prende nemmeno in considerazione, ritenendola impossibile.
“Nello stato di previsione del ministero dell’Economia è istituito un Fondo con una dotazione di 2 miliardi per l’anno 2019, destinato alla copertura degli oneri derivanti dalle operazioni di sottoscrizione e acquisto di azioni effettuate per il rafforzamento patrimoniale e dalle garanzie concesse dallo Stato su passività di nuova emissione e sull’erogazione di liquidità di emergenza a favore di banca Carige”, si legge nel decreto. Saranno i tagli ai fondi multilaterali di sviluppo e al Fondo globale per l’ambiente a ‘pagare’ il salvataggio di Carige. “Al fine di evitare o porre rimedio a una grave perturbazione dell’economia e preservare la stabilità finanziaria, il ministero dell’Economia è autorizzato, fino al 30 giugno 2019, a concedere la garanzia dello Stato su passività di nuova emissione di Banca Carige, nel rispetto della disciplina europea in materia di aiuti di Stato, fino a un valore nominale di 3.000 milioni”.