Bce non alzerà i tassi prima di fine 2020: lo dicono i mercati monetari
L’andamento dei prezzi dei mercati monetari implica che non solo non ci saranno rialzi dei tassi quest’anno in Eurozona, ma nemmeno nel primo semestre del 2020. Bisognerà aspettare la seconda metà di quell’anno per vedere una stretta monetaria, una data molto più in là rispetto alle linee guida della banca centrale.
La Bce, che ha ufficialmente messo fine al Quantitative Easing, il piano di acquisto di Bond straordinario il mese scorso, ha fatto sapere che i tassi resteranno invariati al minimo storico dello 0-0,25% fino all’estate del 2019. Questo per sostenere l’attività economica dell’area euro e incrementare i livelli di inflazione in modo tale da avvicinare i prezzi alla soglia del 2% circa, obiettivo del mandato delle autorità.
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Le borse cinesi chiudono in rialzo in attesa della decisione sui tassi di interesse della banca centrale cinese. Shanghai e Shenzhen registrano aumenti significativi, trainati dal settore high-tech.
L’inflazione nell’Eurozona si conferma al 2% su base annua per ottobre 2024, come riportato da Eurostat, con un incremento rispetto al mese precedente. L’inflazione core, che esclude le componenti più volatili, rimane al 2,7%. Nell’intera Unione Europea, l’inflazione annuale sale al 2,3%.
La Borsa di Tokyo chiude in rialzo, sostenuta dai titoli del settore bancario e finanziario. Il Nikkei guadagna lo 0,5%, trainato da Sumitomo Mitsui Financial Group e Hachijuni Bank. Le aspettative di un aumento dei tassi da parte della Bank of Japan alimentano il settore.
Nestle ha abbassato il target di redditività a medio termine e aumenterà gli investimenti pubblicitari per stimolare le vendite.