Un viaggio on the road in macchina verso Strasburgo suggella l’avvio della campagna per le elezioni europee del Movimento Cinque Stelle. Appaiono insieme in un video pubblicato sui social il vicepremier Luigi Di Maio e l’ex deputato pentastellato Alessandro Di Battista.
Il viaggio è anche un viaggio in cui vi racconteremo un po’ di idee che abbiamo. Questa Ue così com’è non va”, sottolinea Di Maio.
“Alcuni movimenti li abbiamo incontrati già a Bruxelles, con altri siamo in contatto, io credo che ci siano i numeri per costruire un gruppo parlamentare europeo né di destra né di sinistra che si fonda sul principio di una democrazia più partecipata e diretta di una democrazia più legata al diritto del lavoro e sociali, che significa smetterla di togliere ai più poveri e dare ai più ricchi ma fare assolutamente il contrario”.
“Da lontano seguivo le battaglie 2,1 – 2,3% (del rapporto deficit/Pil), mi ha indignato da cittadino italiano dover combattere in questo modo per ottenere quello che dovrebbe essere il minimo, perché qua o l’Europa si mette in testa che si ricostruisce tutto attraverso i diritti economici e sociali e si cambiano radicalmente alcuni trattati, oppure se crolla l’Ue non è colpa del M5s“.
Così aggiunge Di Battista.
Arrivati a Strasburgo, i due puntano il dito contro la sede del Parlamento Ue.
” Benvenuti a Strasburgo quello che vedete è il palazzo della seconda sede del Parlamento europeo, c’è questa assurdità delle due sedi: una marchetta francese che dobbiamo chiudere prima possibile”.
Così dice il vicepremier Di Maio. Di Battista continua:
Questa sede va chiusa, sarebbe bene che questa battaglia fosse supportata da tutto il Paese: ci fanno le pulci sul 2 virgola, le clausole e poi buttano i soldi di tutti i cittadini europei. Siamo a meno di 500 km da Bruxelles ma una volta al mese partono da Bruxelles camion di faldoni e documenti, ogni mese si spostano circa sette mila persone da Bruxelles a Strasburgo, inquinando anche, e questa sede costa circa, le stime non sono certissime, ma può costare addirittura 200milioni di euro all’anno, un miliardo a legislatura europea, solo per fare una marchetta ai francesi. Sono soldi di tutti buttati. Questa sede va chiusa, il M5s aggredirà gli sprechi anche in ambito europeo, non solo in Italia ci sono maxi stipendi. E’ un messaggio di sfida verso la Francia che si è approfittata dell’assenza colpevole di paesi come l’Italia”.