Il vice premier cinese Liu He sarà in visita a Washington il 30 e il 31 gennaio. Lo ha annunciato oggi il ministro del Commercio cinese sottolineando che verranno svolti incontri con funzionari degli Stati Uniti per cercare di contenere le tensioni commerciali e rendere operativa la tregua commerciale concordata dai presidenti Xi Jinping e Donald Trump.
Tutto questo mentre nella guerra a colpi di dazi si fa sentire anche il Giappone. Il ministro delle Finanze Taro Aso parlando al G20 dei vice ministri delle finanze e dei vice governatori delle banche centrali ha esortato le grandi economie mondiali a rinnovare il loro impegno per la cooperazione di fronte al crescente protezionismo, avvertendo come le pratiche commerciali sleali stanno seriamente compromettendo la stabilità economica.
“L’insoddisfazione per le disuguaglianze economiche sta crescendo. C’è il serio rischio di tornare a un mondo chiuso e frammentato. Il protezionismo e le pratiche commerciali sleali portano all’instabilità e a risultati economici perversi. Dobbiamo rinnovare il nostro impegno per la cooperazione internazionale e l’apertura”.
Così il ministro Aso nel suo discorso di apertura al G20 che quest’anno sarà sotto la presidenza nipponica. Il Giappone ospiterà una riunione dei capi finanziari del G20 a Fukuoka, Giappone occidentale, l’8-9 giugno, seguita da un vertice dei leader a Osaka il 28-29 giugno. Le parole del ministro rivelano l’intenzione del Giappone di voler concentrare i dibattiti futuri su questioni che vanno dagli squilibri commerciali globali all’impatto dell’invecchiamento della popolazione, un tempo un argomento chiave delle riunioni del G20 ma poi surclassati da Donald Trump con le sue politiche “America First” e con la guerra commerciale con la Cina.