A cura di WisdomTree
Il destino del petrolio e il ritorno dell’oro come bene rifugio, la situazione statunitense, le prospettive di investimento in Giappone, lo stato dell’arte dei mercati emergenti e l’influenza del deficit di bilancio pubblico italiano sulle prospettive dei BTP: questi alcuni dei temi che sono stati presi in esame durante la Conferenza Annuale organizzata a Milano da WisdomTree, emittente di Exchange-traded fund (“ETF”) ed Exchange-traded product (“ETP”) e leader nel mercato europeo di ETP.
Alla Conferenza, introdotta da Antonio Sidoti, Co-Head of Southern Europe Distribution di WisdomTree, hanno preso parte esponenti internazionali della società, ciascuno dei quali ha fornito la propria visione sulle prospettive delle varie asset class/aree geografiche di pertinenza.
Oro per proteggersi, prezzi petrolio in possibile ripresa
Massimo Siano, Co-Head of Southern Europe Distribution di WisdomTree, ha affrontato il tema delle commodity, concentrandosi soprattutto su oro e petrolio: “La volatilità di fine anno ha ricordato agli investitori la funzione di bene rifugio dell’oro e le vicissitudini politiche mondiali con cui si è aperto il 2019 mi portano a credere che gli investitori continueranno a usarlo per proteggersi. Ci aspettiamo che l’aumento dei prezzi continui nel corso del 2019, dato che le posizioni short dei mercati dei futures gold sono coperte. Su una prospettiva contraria, il petrolio ha perso parecchio terreno a causa dell’aumento della produzione per far fronte alle sanzioni dell’Iran. La decisione di Trump di esentare dalle sanzioni i consumatori di petrolio iraniano ha però provocato un surplus di offerta nel mercato petrolifero. L’OPEC e gli Stati associati hanno risposto decidendo a dicembre di tagliare la produzione di 1,2 milioni di barili. A breve l’OPEC pubblicherà la quota di produzione di ciascun Paese e credo che rafforzerà l’aderenza agli obiettivi del gruppo. Mi aspetto che i prezzi si riprendano nel 2019, soprattutto se il protezionismo statunitense dovesse diminuire, rilanciando la ripresa delle attività industriali e della domanda”.
Reddito fisso: Fed, qualità del credito sottostante decisiva
Kevin Flanagan, Senior Fixed Income Strategist di WisdomTree con un’esperienza pluri-trentennale nel reddito fisso, ha focalizzato la prima parte del suo intervento sui prossimi passi della Fed: “La Banca Centrale Americana si concentrerà sull’analisi delle condizioni finanziarie e sui dati ad essa connessi. Se questi dovessero confermare un rallentamento della crescita statunitense, sarei propenso a credere che lo stillicidio di fine anno potrebbe avere fine, dando alla Fed l’opportunità di aumentare i tassi almeno una volta nel 2019 e di proseguire la normalizzazione del bilancio”. Flanagan ha poi proseguito: “Credo fermamente che un tema fondamentale negli Stati Uniti sarà il passaggio verso la qualità creditizia nel mercato dei corporate bond. Nonostante negli ultimi due anni il mercato obbligazionario statunitense si sia concentrato sulla cosiddetta “protezione dei tassi”, penso che il 2019 sarà dedicato all’altro rischio del reddito fisso, cioè la protezione del credito. Nelle scelte di investimento si dovrà alzare l’asticella sulla qualità del credito sottostante, sia perché la Fed non ha più un atteggiamento accomodante, sia perché il ciclo del credito ha raggiunto la maturità”.
Giappone, small-cap sugli scudi
Sugli scenari nipponici che seguono la flessione del PIL nel terzo trimestre è intervenuto Jesper Koll, Head of Japan di WisdomTree: “In generale, il 2019 si prospetta alquanto positivo per gli asset giapponesi, in particolare per le azioni small-cap. Il Giappone ha tutte le carte in regola per disancorarsi dalla traiettoria di rallentamento globale. La crescita sarà favorita da una serie di fattori tra cui l’accelerazione sugli investimenti domestici, guidata dal settore dei servizi e dall’aumento della domanda interna che consegue a quello dei salari. La Banca del Giappone, sulla scia di una politica fiscale finalizzata al mantenimento dei tassi intorno allo zero, sta facendo dei passi in avanti nel suo processo di vendita del capitale azionario ai risparmiatori giapponesi: per smorzare la portata delle misure finanziarie che l’hanno portata a detenere il 6% del mercato azionario, l’unica valida alternativa è quella di incentivare i risparmiatori giapponesi – soprattutto i più anziani – ad acquistare gli ETF direttamente dalla Banca Centrale, attraverso misure fiscali come l’esenzione delle tasse di successione. Il risultato finale sarebbe una ri-privatizzazione delle azioni giapponesi, confini più marcati sulla proprietà delle aziende e un miglior profilo di rischio/rendimento per i bilanci del settore domestico. Infine, anche la rivoluzione della gestione del capitale aziendale, con particolare attenzione ai rendimenti degli azionisti, ai dividendi e ai riacquisti, avrà un’influenza positiva.”
Volatilità, approccio smart beta ai mercati chiave di volta
Antonio Sidoti, Co-Head of Southern Europe Distribution di WisdomTree, ha invece sottolineato che “in un momento in cui la volatilità di mercato è fonte di preoccupazione, alcune strategie Smart Beta potrebbero risultare particolarmente interessanti per gli investitori, mi riferisco soprattutto alle strategie ponderate sui dividendi, in quanto possono contribuire a ridurre il rischio rispetto a quelle basate sulla capitalizzazione di mercato”.