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Banca Carige: le colpe dell’Ue secondo Savona

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Dietro ai problemi di Banca Carige ci sarebbero delle grosse responsabilità dell’Unione Europea.

È quanto ha dichiarato il ministro per gli Affari Europei. Paolo Savona, all’audizione in commissione per Politiche Ue della Camera.

Secondo il ministro, l’intervento che si è dovuto effettuare per fronteggiare la delicata situazione dell’Istituto di Genova “è il risultato della incompletezza dell’architettura istituzionale dell’Unione bancaria, che discende anche dalle lacune dell’Unione monetaria“.

Più precisamente le colpe dell’Ue sarebbero inerenti a tutto il sistema bancario e non solo al caso Carige. Questo perché, citando lo stesso Savona:

“l’aver accentrato l’organo di vigilanza in sede europea senza una corrispondente attivazione della funzione di “lender of last resort” e senza creare un fondo di tutela dei depositi, secondo una linea maturata nel tempo sul piano teorico e affermatasi sul piano pratico, crea danni alla stabilità monetaria e finanziaria, alla crescita reale e all’occupazione e alla tenuta socio-politica dell’Unione. I poteri di intervento disgiunti dalle relative responsabilità “hanno sempre causato danni e comportano necessariamente l’intervento da parte degli Stati membri”.

Quindi si tratterebbe di problemi che sorgono a causa delle errate politiche europee, non da singoli episodi che generano problemi di liquidità.

Carige, Bce: azione di responsabilità contro ex vertici

Interrogato, infine, anche sulle dichiarazioni di Fmi e Bankitalia che ipotizzano per l’Italia una crescita nel 2019 dello 0,6% contrariamente all’1% stimato dal governo, Paolo Savona ha ribattuto andando a toccare la qualità degli strumenti di misura:

“Le previsioni che l’Italia crescerà dello 0,6% sono previsioni basate su strumenti palesatisi obsoleti, come sono gli strumenti econometrici sui quali penso di avere titolo ‘ex cathedra’ di potermi pronunciare”.

 

Continuano, dunque, le divergenze di opinioni e visioni tra il governo italiano e le politiche europee, sotto i più diversi e molteplici punti di vista. L’unico punto in comune riguarda la richieste di valutazione dell’azione di responsabilità contro gli ex amministratori e gli ex vertici della banca.