Un misterioso Boeing 777 è atterrato martedì all’aeroporto di Caracas, Venezuela. La voce, circolata su media come Bloomberg e The Telegraph, è che questo velivolo si sia recato per ritirare 20 tonnellate di oro provenienti dalle riserve della banca centrale venezuelana.
A sostenerlo in un tweet è l’ex economista della banca centrale e parlamentare dell’opposizione Jose Guerra. Si tratterebbe di un trasferimento pari al 20% del totale delle riserve auree del Venezuela, un fatto che, se confermato, non sarebbe di poco conto.
Ma il Cremlino, fra i pochi alleati rimasti al governo del socialista Nicolás Maduro, è intervenuto per per smentire la questione. Il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, ha risposto alle domande dei cronisti esortandoli a “essere cauti con certe frottole”.
Accertato è invece, dai programmi di tracciamento dei voli e da alcune foto Reuters, che il volo del Boeing 777 Nordwind Airlines si sia recato privo di passeggeri da Mosca a Caracas.
Era la prima volta che tale rotta veniva coperta dal vettore. Qual è stato lo scopo del volo? Non è dato saperlo. Il “no comment” della compagnia aerea russa Nordwind, in risposta alle richieste di chiarimento dei media, non fanno che alimentare i dubbi e le speculazioni su questo volo Mosca-Caracas.
Mentre il Venezuela si trova sull’orlo di una guerra civile, si sprecano le teorie sui profili social locali. Fino a ipotizzare che sull’aereo fossero a bordo mercenari messi a disposizione dalla Russia per fronteggiare i disordini. La crisi è iniziata dopo il riconoscimento di Usa, Canada e numerosi Stati latino americani della presidenza di Juan Guaidó, leader dell’opposizione a Maduro.
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