Eurozona: inflazione rallenta per il terzo mese consecutivo
Come da attese l’inflazione della zona euro (stima preliminare) scivola per il terzo consecutivo, segnando a gennaio +1,4% su base annua. Lo rende noto oggi lEurostat secondo cui i prezzi al consumo sono aumentati dell’1,4% a gennaio, in calo rispetto all’1,6% riportato a dicembre.
Un rallentamento era in linea con l’aspettativa media degli economisti. Il calo porta l’inflazione complessiva ben al di sotto del tasso obiettivo della BCE ma vicino al 2,0 per cento. Tuttavia, al netto dell’energia e dei beni alimentari non trasformati, il dato è salito all’1,2 per cento a gennaio, al di sopra delle aspettative di una lettura invariata dell’1,1 per cento.
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Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.