Banca Generali conclude un anno difficile come il 2018 con una raccolta positiva e masse in gestione in crescita e a livelli record
“In un anno contrassegnato dalla forte volatilità dei mercati che ha impattato i ricavi variabili, siamo riusciti non solo ad aumentare le dimensioni delle masse e il perimetro dei clienti, ma anche a gettare le basi per un nuovo slancio nella crescita futura siglando due operazioni straordinarie e sancendo una partnership di grande importanza come quella con Saxo”.
Ha espresso così la sua soddisfazione per i risultati 2018 di Banca Generali l’amministratore delegato e direttore generale Gian Maria Mossa.
Masse in gestione a livelli record
Lo scorso anno Banca Generali ha incrementato le masse totali in gestione del 3% raggiungendo i 57,5 miliardi di euro. Il dato tuttavia non comprende le masse di Valeur e Nextam, in via di acquisizione, che porterebbero il totale a 60 miliardi di euro. La raccolta netta del gruppo si è attestata a 5 miliardi di euro dei quali 2,8 in conti correnti e risparmio amministrato, 1,7 miliardi in soluzioni gestite e 0,5 miliardi in polizze assicurative tradizionali. Il trend positivo di raccolta è peraltro proseguito a gennaio con un incremento di 430 milioni di euro, in sensibile crescita rispetto agli ultimi mesi del 2018.
Andando ad approfondire le singole voci i depositi (c/c a vista) sono aumentati del 20% su base annua a 7,1 miliardi di euro e sono pari al il 12% delle masse totali. Il risparmio amministrato si è attestato a 7,6 miliardi (+12% a/a), il 13% delle masse totali.
Le soluzioni gestite e assicurative hanno toccato i 42,7 miliardi di euro con le soluzioni contenitore (Wrappers) a 14,1 miliardi si euro. Le soluzioni assicurative tradizionali sono cresciute a 15,4 miliardi di euro in crescita del +3% a/a e pari al 27% delle masse totali. I fondi/Sicav sono risultati pari a 13,2 miliardi di euroe rappresentano il 23% del totale.
Il valore delle masse con contratto di consulenza evoluta (Advisory) a fine 2018 era pari a 2,3 miliardi di euro, il 4% delle masse complessive.
“Abbiamo allargato la gamma d’offerta presentandoci in modo ancor più distintivo e competitivo nelle soluzioni di investimento, lanciato tanti nuovi progetti all’avanguardia, e quasi raddoppiato le dimensioni delle masse sotto consulenza evoluta, raccogliendo crescenti consensi nei servizi di wealth management che ci avvicinano ulteriormente agli imprenditori”
ha ripreso Mossa.
Utile netto a 180 milioni di euro
Banca Generali ha registrato un utile netto di 180 milioni di euro nel corso dell’anno passato con una riduzione del 12% rispetto all’esercizio 2017 sul quale aveva influito l’andamento dei mercati finanziari, estremamente positivo. Al netto delle voci non ricorrenti l’utile si è attestato a 128 milioni di euro, in rialzo del 48%.
Il margine di intermediazione si è confermato pressoché invariato a 449,4 milioni di euro. Il margine finanziario è salito del 5,8% a 84,1 milioni di euro di cui 60 milioni derivanti dal margine d’interesse (-2,4%). Le commissioni lorde si sono avvantaggiate della crescita dell’8% delle commissioni di gestione (a 634 milioni di euro), così come del balzo in avanti del 18% delle commissioni bancarie e d’ingresso (a 69 milioni), grazie al successo delle molteplici iniziative nei servizi di diversificazione e protezione dei patrimoni.
I costi operativi sono risultati pari a 196,6 milioni di euro, in crescita del +4,6%, di cui 7,1 milioni di natura straordinaria per le operazioni di crescita esterna, il trasferimento degli uffici amministrativi a Milano nella avveniristica Torre Hadid, lo sviluppo di progetti strategici e i contributi addizionali al Fondi di risoluzione nazionale per i pregressi salvataggi bancari. Al netto di queste voci straordinarie, i costi operativi sarebbero risultati pressoché invariati (+0,9%).
Risultati molto solidi secondo l’amministratore delegato
“testimoniano la validità e sostenibilità del nostro modello di business”.
Uno sguardo sul futuro
Banca Generali si presenta di fronte alle sfide di mercato forte di una gamma di offerta ancor più ampia e diversificata che si caratterizza per qualità e innovazione, annoverando nuove soluzioni al servizio anche delle imprese e degli imprenditori, oltre ad un approccio fortemente distintivo alle tematiche di sostenibilità. Il grande lavoro nel digitale contempla poi una rinnovata presenza del brand che andrà a rafforzare, e a valorizzare ulteriormente, la consulenza dei private banker sul territorio. Soluzioni sempre più su misura sul modello dei family office e diversificazione anche geografica, con la crescita sulla piazza elvetica, rappresentano un ulteriore mix di elementi che lasciano presagire nuove opportunità nel segmento private, così come nell’acquisizione di nuova clientela. Entrambi le azioni sono i pilastri del piano industriale triennale che punta a fare di Banca Generali un punto di riferimento per crescita sostenibile nel panorama delle società finanziarie.
“Nonostante la prudenza sulla congiuntura globale e le incognite geopolitiche all’orizzonte continuiamo a registrare il dinamismo di una domanda che ci riconosce qualità e professionalità, e per questo siamo fiduciosi di poter continuare a crescere guadagnando quote di mercato nel settore del risparmio”
conclude Mossa.