Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria si è lasciato andare, dopo ripetute interruzioni del deputato Fi, Renato Brunetta.
“E stai zitto, per piacere”, ha esclamato il ministro, visibilmente stizzito e orfano del consueto aplomb. L’uscita ha suscitato polemiche immediate da parte di Forza Italia. Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha poi duramente censurato il comportamento di Tria. “La parola la do e la levo io, non può dire ‘stia zitto’ a un deputato”, ha dichiarato Fico, “se un deputato interrompe il suo intervento intervengo io e nessun altro”.
Ad apprezzare, invece, la franchezza del ministro è stato il Partito democratico, che ha applaudito la scena.
Il titolare di Via XX Settembre, ha subito riconosciuto l’errore: “Chiedo volentieri scusa al deputato”. Scuse che però non sono servite a placare le proteste in Aula, che si sono protratte ancora impedendo la ripresa dei lavori.
Al legare Tria a Brunetta è un passato di stretta collaborazione fra i due, entrambi economisti. Tria, infatti, è stato consigliere dello stesso Brunetta e assieme avrebbero scritto il programma di Forza Italia per le europee del 2009. Forse anche per questo il ministro si è preso una confidenza eccessiva ai danni del deputato.