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Lula, ex presidente del Brasile, di nuovo condannato

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Di Mauro Mantica *

L’ex-presidente della Repubblica del Brasile, Luis Inacio Lula da Silva, è stato condannato per la seconda volta nell’ambito dell’operazione Lava Jato. La nuova condanna, a 12 anni e 11 mesi di carcere, é stata comminata per corruzione (attiva e passiva) e riciclaggio.

Secondo la sentenza, Lula ha ricevuto una tangente di un milione di reais (circa 250mila euro) da tre aziende di costruzione edile – Odebrecht, OAS e Schahin – per la ristutturazione della fazenda. In cambio, favori per l’aggiudicazione di contratti con Petrobras.

Lula, già in carcere dal mese di aprile 2018 per una condanna a 12 anni e 1 mese per il caso del triplex di Guarujà risponde ad un altro processo, sempre per corruzione e riciclaggio, che riguarda l’acquisto del terreno sul quale è stato costruito l’Istituto Lula.

Anche se questa seconda condanna è solo in primo grado, può interferire sulla richiesta di libertà provvisoria incamminata dagli avvocati di Lula, dato che di fatto si tratta di reiterazione dello stesso reato.

Brasile, l'ex manager di Petrobras Marcio de Almeida Ferreira, arrestato nell'ambito dell'inchiesta "Car Wash": Lula è stato di nuovo condannato
[/media-credit] L’ex manager di Petrobras Marcio de Almeida Ferreira, arrestato nell’ambito dell’inchiesta “Lava Jato” (Lava Auto) scortato dalle forze di polizia a Curitiba, Brasile. (Paulo Lisboa/Brazil Photo Press/LatinContent/Getty Images)

* Laureato alla Bocconi in Economia Politica, in 20 anni di permanenza in Brasile ha diretto con successo due aziende: una agenzia di comunicazione e una scuola di design