Nella gamma di Invesco spicca il fondo Invesco Sustainable Allocation Fund. Questo prodotto multiasset mette in evidenza la capacità di Invesco di applicare le strategie Esg alle diverse tipologie di asset: azioni, obbligazioni, materie prime e valute nelle diverse fasi dei mercati finanziari
Obiettivo di rendimento in tutte le fasi di mercato
Lanciato poco meno di un anno fa, Invesco Sustainable Allocation Fund è un prodotto disegnato sui principi degli investimenti etici e responsabili. Il fondo, di tipo multiasset, investe infatti nelle principali asset class con l’obiettivo di raggiungere un rendimento assoluto positivo nell’arco di un ciclo di mercato. E questo, integrando un approccio di tipo Sri (Sustainable Responsible Investment).
Ma quali sono i criteri di sostenibilità del fondo gestito da Manuela von Ditfurth e Martin Kolre? I limiti del perimetro di investimento del fondo sono fattori ambientali, sociali e di governance, insieme a linee guida etiche, che vengono costantemente riviste e applicate su base continuativa da parte dei gestori.
La strategia di gestione
Il percorso di costruzione del portafoglio del fondo passa attraverso tre step fondamentali:
- il primo riguarda le politiche di Esg da applicare e la loro implementazione attraverso l’utilizzo di un sistema di gestione del portafoglio di tipo Eiris, oltre che sulla verifica dei Country Sustainability Rating.
- In una seconda fase, i gestori del fondo definiscono l’allocazione degli asset (azioni, bond, duration ed esposizione valutaria) attraverso modelli strutturati e già testati da oltre 15 anni.
- Infine, utilizzando un approccio di tipo multi-factor, vengono definiti i singoli titoli attraverso un processo di selezione quantitativa.
Il fondo, così facendo, riesce a ottenere un elevato livello di flessibilità operativa.
“I modelli quantitativi dimostrativi sono in grado di prevedere se i mercati azionari sovraperformeranno la liquidità su una scala temporale da tre a sei mesi e determinano i pesi di allocazione delle attività”
hanno spiegato gli esperti di Invesco.
“I modelli di gestione del rischio valutano simultaneamente i rischi di mercato attesi modificando l’asset allocation laddove dovessero ravvisare un contesto meno favorevole”.
Tutto questo, tenendo sempre a mente una serie di fattori determinanti per la costruzione del portafoglio (value, momentum, quality ecc), analisi che non prescindono dal contesto economico, avversione al rischio e relativo controllo tramite la sterilizzazione dei picchi di volatilità e monitoring dei cambiamenti di correlazione. Si tratta quindi di un’asset allocation di tipo attivo, basata su un processo di investimento e una strategia di risk overlay strutturati e chiaramente definiti, finalizzati a ridurre i rischi di perdita e la volatilità.
La composizione attuale del portafoglio
Entrando nel vivo delle scelte di investimento dei gestori, la quota di azioni in portafoglio può oscillare da un minimo di zero a un massimo del 70% del valore del fondo, mentre la duration media dei bond governativi o dei futures su titoli di Stato presenti in portafoglio prevede la possibilità di muoversi tra zero e sette anni.
Ma quali sono i primi 10 titoli individuati dal team di gestione per comporre il portafoglio del fondo? Dal punto di vista geografico, i primi 10 emittenti obbligazionari sono per lo più governativi con rating tripla A (12,1% del totale) mentre la doppia A occupa il 3,1% del portafoglio. Tra questi, Regno Unito, Australia e Germania. Al di là del reddito fisso, il grosso della torta si concentra sul comparto azionario che da solo arriva oggi a pesare quasi il 70% del totale degli investimenti. Con un occhio di riguardo per le large cap internazionali.
Il team di gestione
Invesco Sustainable Allocation Fund è gestito dal team Quantitative Strategies di Invesco composto da oltre 50 professionisti con un’esperienza media di 18 anni nel settore.
Il team gestisce un patrimonio di circa 36 miliardi di dollari per clienti retail e istituzionali a livello globale e vanta una consolidata esperienza nella gestione di strategie d’investimento sostenibili, avendo lanciato la prima strategia multifattoriale sostenibile già nel 2000.
Avvertenze sui rischi
Il valore degli investimenti ed il reddito da essi derivante oscilleranno (in parte a causa di fluttuazioni dei tassi di cambio) e gli investitori potrebbero non ottenere indietro l’intero importo inizialmente investito. Le variazioni dei tassi d’interesse faranno oscillare il valore del fondo. Il Fondo investirà in strumenti finanziari derivati (strumenti complessi), il che può assoggettarlo a leva finanziaria e provocare fluttuazioni significative del suo valore. I rischi sopra indicati fanno riferimento a questo specifico fondo e sono relativi ai contenuti di questo documento.
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Pubblicato in Italia da Invesco Asset Management S.A. Sede Secondaria, via Bocchetto 6, -20123- Milano
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