I militanti 5 Stelle evitano al vicepremier Matteo Salvini l’iter giudiziario per il caso Diciotti. Lo hanno deciso ieri i 52 mila votanti “ammessi” alla piattaforma Rousseau: il 59% a detto SI, quindi non concedere l’autorizzazione a procedere perché il Ministro dell’Interno tra il 17 e il 25 agosto 2018 ha agito in difesa di un interesse pubblico rilevante “bloccando” 177 migranti a bordo della nave militare nel porto di Catania, contro il 41% degli iscritti favorevoli a che, colui che è anche vicepriemer e Segretario della Lega, subisse il giudizio della magistratura. Matteo Salvini, per il suo operato, era stato indagato dal Tribunale dei Ministri per sequestro di persona.
Un voto travagliato, almeno dal punto di vista tecnico, in una giornata che ha visto le operazioni di voto sulla piattaforma informatica tardare a cominciare. Solo alle 11 anziché alle 9, come previsto.
“Grazie a tutti, sono orgoglioso di far parte del Movimento”, ha detto “a caldo” e con soddisfazione Luigi Di Maio, il leader dei 5 Stelle e altro vicepremier del Governo, riferendosi a quello che è stato il Referendum con la più alta partecipazione nella storia dell’M5S. Senza dubbio anche per il risultato.
E Salvini da Sassari, dove è impegnato per la “campagna” delle elezioni regionali in Sardegna: “Manderò un sms a Luigi Di Maio, lo ringrazio per la correttezza. In democrazia il popolo è sovrano”.
Pesanti le critiche in arrivo dal PD. “I Cinquestelle dicono sì all’impunità per Salvini. Dopo Condono, Ilva, Tap, Trivelle e Muos, altro tradimento. Chiedo al popolo che li ha votati: si può essere cornuti e contenti?” ha scritto suTwitter il senatore del Pd, Davide Faraone. Sulla stessa linea Andrea Marcucci, presidente dei senatori del Pd: “Era già tutto previsto, l’oracolo di Casaleggio salva Salvini dai giudici, facendo anche capire che la decisione non era scontata per gli iscritti. I principi storici del M5S totalmente sconfessati #PiattaformaRousseau”, scrive su twitter.