Mentre il senatore Bernie Sanders annuncia la sua corsa alle presidenziali del 2020, gli avversari di Donald Trump affinano le armi. L’ultima in ordine temporale fa leva sugli animali. Lo scorso 15 febbraio in conferenza stampa venne fatto notare al presidente Trump di non possedere un cane.
Obama ce l’aveva. Ma io non ho tempo per portare a spasso un cane qui sul prato della Casa Bianca.
E’ stata la risposta del Presidente che farebbe bene a leggere i dati riportati dal sito Quartz. Secondo l’American pet products association circa il 62% delle famiglie possiede un cane, il che dimostra come i fedeli amici a quattro zampe sono diventati un altro membro dei nuclei familiari americani. Non solo Obama, ma tutti i presidenti degli ultimi 100 anni hanno avuto un animale, tradizione interrotta da Trump.
E i suoi avversari si affrettano a farsi ritrarre con gli animali per accaparrarsi quella fetta di elettori dediti alla cura dei quattrozampe. Cè chi come la senatrice Elizabeth Warren che si presenta ai comizi con il marito e il suo golden retriever e chi come l’ex vice presidente Joe Biden, tra i favoriti nei sondaggi, che ha adottato un cane salvando dalle esalazioni tossiche di un sito industriale in cui aveva trovato rifugio.
Intanto Trump ha una nuova gatta da pelare che si chiama Bernie Sanders. In una intervista alla Cbs il senatore 77enne del Vermont, che si definisce socialista, annuncia la nuova corsa per la nomination democratica, dopo la sconfitta del 2016 contro Hillary Clinton e attacca il presidente.
È assolutamente imperativo che Donald Trump sia sconfitto, perché credo sia inaccettabile e antiamericano avere un bugiardo patologico come presidente. È un imbarazzo per il Paese, un “bugiardo patologico”, un “razzista”.