Si chiama Galaxy Fold ed è il primo smartphone pieghevole. A presentarlo in pompa magna con una serie di eventi in contemporanea negli Usa, Corea del Sud e Regno Unito, Samsung.
Il Galaxy Fold, una sorta di via di mezzo tra uno smartphone tradizionale e un tablet, è dotato di due schermi, uno più piccolo da 4,6 pollici e una da 7,3 ripiegato su se stesso internamente. Lo schermo frontale più piccolo dovrebbe essere utilizzato soprattutto per rispondere alle chiamate e ai messaggi, oppure per usare la fotocamera, mentre quello più grande servirà per navigare, utilizzare app di scrittura o per i videogiochi.
Lo smartphone pieghevole si apre a libro e ha un sistema per evitare aperture accidentali. Chiudendo lo schermo, le app vengono visualizzate automaticamente sul display frontale più piccolo. Il nuovo Samsung Galaxy Fold funziona con Android. Altra novità del nuovo smartphone pieghevole è che dovrebbe utilizzare il processore Exynos 9820 e questa potrebbe essere un’ulteriore conferma della presenza di un wallet per le criptovalute. Exynos 9820 è un processore dotato di CPU octa-core con Neutral Processing Unit (NPU) e Physical Unclonable Function (PUF). PUF è una tecnologia usata dai produttori di chip per archiviare chiavi crittografiche in modo sicuro, e nel caso del Samsung Galaxy S10 le chiavi crittografiche potrebbero essere quelle del wallet integrato.
Ma non solo il Galaxy Fold. Samsugn ha anche presentato nuove versioni dell’S10: ai due modelli top – Galaxy S10 e S10 Plus si affianca il Galaxy S10 Essential, più economico e pensato per concorrere con l’iPhone XR di Apple. Il tutto per far sì che il colosso sudcoreano rivitalizzi le vendite crollate per la prima volta nel 2018, una rivoluzione che seguirà oltre alla strada degli schermi pieghevoli anche il supporto alle nuove reti 5G.