Economia

Milano Fashion Week: edizione 2019 tra ritorno di Gucci e timori per i dazi

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60 sfilate, 81 presentazioni e 33 iniziative, per 173 collezioni sono i numeri della Milano Fashion Week 2019, la Settimana della moda milanese che presenta le collezioni autunno/Inverno 2019/20.

Un ricco calendario di eventi e passerelle che dal 19 febbraio animeranno il capoluogo meneghino fino a lunedì prossimo. Oggi in agenda le sfilate di Tod’s, Blumarine, Bottega Veneta, Francesca Liberatore, Etro, Versace, Aigner, Iceberg, Marco De Vincenzo, MSGM, Marni. Le sfilate si concluderanno lunedì 25 febbraio, passando il testimone alla Paris Fashion Week. La Milano Fashion Week 2019 vede il gran ritorno di Gucci, l’azienda fiorentina, parte del Gruppo francese Kering, che l’anno scorso aveva fatto sfilare la collezione primavera/estate a Parigi, rassicurando che si sarebbe trattato solo di un trasferimento temporaneo. Ora ritorna in Italia.

Ma come sta la moda Made in Italy? “Direi che gode di ottima salute” ha affermato Carlo Capasa, Presidente di Camera Moda Italia che però non nasconde le sue preoccupazioni per il futuro a causa della guerra commerciale.

L’anno scorso si è chiuso molto bene, a 90 miliardi, con un +2,8% sul 2017 (…) Siamo cresciuti a ritmi di quasi il 3% all’anno per 10 anni. In questo inizio d’anno c’è un leggero rallentamento intorno all’1%, ma ci auguriamo sia solo un momento dovuto alle congiunture internazionali.

Le congiunture internazionali di cui parla Capassa sono la Brexit e la guerra dei dazi.

“Elementi che, per un sistema che esporta molto, possono incidere negativamente (…) Siamo sempre un sistema che rappresenta il 12% del valore aggiunto nazionale e con 700mila addetti. Solo le imprese milanesi fatturano 28 miliardi all’anno…siamo cresciuti ogni anno in media del 3%, ce ne fosse crisi così…”.