Una “mini Tav” che possa far risparmiare almeno 1,5 miliardi di euro: è questa l’idea della Lega per far ripartire il cantiere della Torino-Lione, lasciando intatto il tunnel di base da 57,5 chilometri tra Saint-Jean de Maurienne in Francia e Susa-Bussoleno in Italia eliminando invece la galleria tra Avigliana e Orbassano.
La Lega inoltre, scrive Il Sole 24 Ore, è convinta di poter strappare alla Commissione Ue anche un aumento delle risorse. In ballo ci 300 milioni di euro di finanziamenti europei che rischiano di essere persi se i bandi per i lavori non saranno pubblicati entro marzo.
Mercoledì, scrive AskaNews, si dovrebbero riunire i tecnici di Telt e Inea, agenzia che gestisce i fondi Ue per la Torino-Lione, un incontro tecnico con l’obiettivo di fare il punto della situazione in vista del resoconto ufficiale che Telt deve presentare il 31 marzo. Entro quella data Telt deve consegnare a Inea l’Action Status Report, una sorta di tagliando o di audit sul cronoprogramma dei lavori.
Tra 15 giorni che è il periodo indicato giovedì dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, il Governo dovrebbe innanzitutto procedere con lo sblocco dei bandi da 2,3 miliardi per gli scavi definitivi del tunnel di base a partire dal cantiere di Chiomonte, rinviati dal Cda di Telt. Un atto che dovrebbe essere approvato senza problemi per il M5S dal momento che potrebbe essere presentata come un atto dovuto, senza assumere subito una decisione formale.
Andrebbe avanti invece la trattativa vera con Francia ed Europa per la revisione del progetto. Intanto avanza l’idea di un referendum insieme alle Regionali e le Europee del 26 maggio. Mino Giachino, in prima linea con il movimento del Sì al Tav, sostiene:
La Torino-Lione è un’opera troppo importante per lasciarla a giochi non chiari e pertanto il referendum è uno strumento positivo, in particolare se il Governo lo accettasse come dirimente (…) Premesso che la Giunta Regionale negli anni scorsi ha dormito sogni di gloria non dandosi lo strumento che si sono date altre Regioni per non fare pasticci e per non buttare via molti soldi , si stampi una scheda Sì o No al Tav, da aggiungere alla scheda per le Regionali e le Europee del 26 maggio. Si perderebbe forse un mese ma almeno non butteremo via dei soldi e avremmo tutte le garanzie di seggi regolari e di scrutatori validi.