Petrolio in picchiata per colpa di un tweet di Trump
Si abbattono le vendite sul petrolio. Oggi il Wti quota in ribasso dello 0,49% a 55,21 dollari il barile Wti, dopo che i prezzi del greggio sono scesi fra ieri e oggi ai minimi da oltre una settimana (-4%).
Ad alimentare le prese di beneficio, le dichiarazioni del presidente Donald Trump che ieri, in un tweet, ha dichiarato che i valori del petrolio sono troppo alti, sottintendendo che l’Opec deve agire. Secondo il Wall Street Journal, il cartello ha comunque intenzione di limitare la produzione e ne discuterà durante il meeting di aprile.
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La massa monetaria M3 ha registrato un incremento del 3,4% a ottobre 2024, in linea con le attese, mentre l’aggregato M1 ha visto una crescita dello 0,2%. I prestiti alle famiglie e alle imprese sono aumentati rispettivamente dello 0,8% e dell’1,2%.
La Borsa di Tokyo ha chiuso in positivo, trainata dai titoli dell’elettronica e dalle aspettative di nuovi tagli dei tassi da parte della Federal Reserve, nonostante le incertezze sulla politica commerciale USA.
L’inflazione in Spagna ha raggiunto il 2,4% a novembre, la crescita più rapida da agosto. In programma oggi anche il Cpi in Germania
Piazza Affari e le altre borse europee aprono sopra la parità. Wall Street rimarrà chiusa oggi per il Giorno del Ringraziamento