Iniezione di ottimismo da parte degli analisti di Goldman Sachs sull’economia mondiale. Secondo gli analisti della banca d’affari americana, il ciclo negativo ha già raggiunto il suo punto minimo mentre si intravedono i primi segnali di inversione di tendenza.
Lo ha detto il capo economista Jan Hatzius, che cita a questo proposito l’andamento dell’indice delle attività corrente di febbraio, leggermente sopra i numeri visti a dicembre e gennaio.
“Stanno emergendo segnali che suggeriscono che la crescita sequenziale riprenderà da qui” ha scritto Hatzius in una nota di ieri, nota diffusa ieri e ripresa da Bloomberg. Tuttavia, il rischio per la previsione del PIL globale di Goldman Sachs del 3,5% per il 2019 “è probabilmente ancora al ribasso”.
Goldman Sachs ottimista sui titoli più rischiosi
Sul fronte dei mercati, la banca d’affari Usa rimane positiva sulle attività di rischio, anche se le prospettive sono leggermente peggiorate per via delle attese del mercato su un possibile recessione. In merito al reddito fisso, le stime sono per un aumento dei rendimenti dei bond.
Una view pessimista invece è espressa sul dollaro americano, per via dell’atteggiamento prudente espresso dalla Fed in merito ai tassi di interesse.
Per quanto riguarda infine il petrolio, Goldman Sachs si aspetta aumenti per i prossimi due – tre mesi mentre mette in conto un calo della materia prima fino alla fine dell’anno.