Curva dei rendimenti, nuova inversione per i Bond Usa
La curva dei rendimenti Usa si è invertita ormai lungo 11 punti diversi. L’ultimo in ordine di tempo è il differenziale tra il titolo di Stato a cinque anni e la scadenza brevissima a tre mesi. L’inversione dei rendimenti – ossia quando la scadenza a lungo termine rende meno di quella più a breve – viene considerato un segnale di recessione.
Il fatto che le inversioni della curva dei rendimenti stiano aumentando di numero non è di buon augurio per l’economia americana. Di sotto sono riportati gli Spread della curva oggi rispetto al 18 dicembre, in concomitanza con l’ultima riunione dell’anno scorso della Federal Reserve.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.