Pil cinese deprime le Borse asiatiche
Il Pil cinese deprime le Borse asiatiche. A Tokyo, l’indice Nikkei ha ceduto lo 0,44% a 21.726 punti, mentre il Topix ha perso lo 0,51% a 1.619 punti. Segno meno per Seoul -0,52%. In controtendenza le borse cinesi, con Shanghai in rialzo dello 0,30% e Shenzhen dell’1,36%. Taiwan arretra dello 0,43%.
Tra le altre borse che chiuderanno più tardi le rispettive sedute, piatta Hong Kong +0,03%, male Jakarta -1,14%, giù Singapore -0,52%, Kuala Lumpur -0,30% e Bangkok -0,14%. In rosso Sydney (-0,34%), in verde Mumbay (+0,20%).
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Finale incerto per Piazza Affari e le altre borse europee, aspettando le riunioni delle banche centrali. Acquisti su Saipem e Unipol
Il Dow Jones ha raggiunto un nuovo record storico a 41.733,97 punti, registrando un aumento dello 0,8%. Tuttavia, il calo di Apple ha influenzato il mercato, con il titolo in ribasso del 2,6%. Anche lo S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno mostrato perdite.
Ferrari ha recentemente acquistato azioni proprie su Euronext Milan e New York Stock Exchange, parte di un programma di riacquisto di azioni da 250 milioni di euro. Questo è un segmento di un progetto più ampio da 2 miliardi di euro, da completare entro il 2026. Nonostante l’operazione, il titolo Ferrari ha registrato un calo dell’1,60% a Milano.
Inizio settimana contrastato per Wall Street, con l’attenzione rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse. Anche le banche centrali di Regno Unito e Giappone si riuniranno nei prossimi giorni.