Prevenire è più importante di curare: è la parola d’ordine dei “cost killer“, i cacciatori delle spese superflue che permettono alle piccole e medie imprese di realizzare risparmi. Per migliorare l’efficienza e migliorare il rapporto costi benefici d’impresa, Melioris ha pronte delle soluzioni rapidi per limitare l’impatto negativo di una moneta forte sul funzionamento di una impresa.
Quando il franco svizzero ha subito un’impennata improvvisa a inizio 2015, numerose Pmi svizzere attive nell’export hanno contattato i loro fornitori che comprano all’estero. Dopo la decisione choc della banca nazionale (la SNB) di slegare la divisa nazionale all’euro (rimuovendo il peg fissato a 1,20 franchi per ogni euro), le società hanno iniziato a chiedere di adeguare i prezzi all’euro.
I prodotti delle piccole e medie aziende svizzere venduti all’estero sono diventati di anche il 20% più cari allora. Bisognava quindi assolutamente trovare un modo per diminuire in fretta i costi per evitare eventuali licenziamenti, spiega al magazine di economia Bilan Bruno Templier, confondatore della società svizzera di consulenza aziendale.
Il gruppo, forte di 15 anni di esperienza nel mercato svizzero, offre soluzioni che potrebbero risultare molto utili a anche al mondo delle PMI italiane che puntano maggiormente sull’export dei prodotti Made in Italy. Il franco forte non è stato il solo elemento a causare la perdita del giro d’affari di alcune PMI. Lo shopping all’estero, l’e-commerce e il cambiamento delle abitudini dei consumatori sono stati tra i responsabili.
Ottenere la stessa performance
Davanti a una simile realtà, le imprese hanno fatto appello a una task force dei cacciatori di costi superflui. La loro missione è quella di trovare un modo per risparmiare. A parte le trattative per ottenere trattamenti e tariffe di favore con i fornitori, i consultanti eseguono un’analisi contabile delle spese, propendo di abbattere quelle superflue.
Il tutto senza conseguenze sulla qualità del lavoro dei collaboratori o dei partner storici dell’impresa. “Dopo aver condotto i nostri audit, il 75% delle PMI riesce a mantenere gli stessi fornitori“, spiega sempre Templier. “Insegniamo soprattutto ai dirigenti come meglio comprare, meglio organizzare e meglio adattare gli acquisti ai loro bisogni reali”.
Il lavoro dei cost killer è quello di trovare i fornitori più competitivi, di limitare i costi e anche i rischi dell’impresa. “In effetti, avere un solo fornitore per un prodotto o un servizio strategico per il buon funzionamento dell’azienda può risultare rischioso”.
Michael Salama, fondatore di Costbrokers, realizza delle diagnosi simili a quelle di Merlioris. Per ottimizzare i costi d’impresa vengono passate al setaccio spese, acquisti, fatture, contratti e la struttura generale della società, spiega l’esperto contabile.
Non è redditizio per una Pmi di taglia modesta di assumere qualcun cone le competenze di Costbrokers o Melioris, racconta Salama. “Meglio pagare un esterno che permetta di fare in fretta e di essere più agile visto che conosce bene le condizioni ed esigenze del mercato”.