Il partito popolare europeo (PPE) rappresenta tutti i partiti di centro-destra dei Paesi dell’Unione europea. A novembre 2018 nel congresso di Helsinki ha scelto come leader il tedesco Manfred Weber, in vista delle elezioni europee del prossimo 23-26 maggio. Ne fanno parte partiti provenienti da 42 Stati membri e non membri dell’Ue.
Alcune delle principali forze sono l’Unione cristiano democratica (CDU) di Germania, il Partito Popolare spagnolo, i Repubblicani francesi, l’OVP austriaco. Al suo interno ci sono i partiti italiani Forza Italia, Alternativa Popolare, Unione di Centro e SVP, la Südtiroler Volkspartei.
Il programma del PPE per le elezioni europee
Sull’Economia il partito popolare chiarisce che:
“L’austerità di bilancio non è un capriccio. Ridurre la spesa pubblica non necessaria rappresenta una condizione per stimolare la crescita economica e gli investimenti. Le scorciatoie proposte dai gruppi politici di sinistra espongono solo la nostra economia ad un rischio maggiore di recessione sempre più lunga”
Sulla politica estera dell’Ue:
“L’Unione europea, per assumere un ruolo di leadership globale su questioni di politica estera, deve continuare a rafforzare la capacità di parlare con una sola voce, passando dal voto unanime a quello a maggioranza sulle questioni di politica estera”
Sul tema immigrazione:
“L’Europa deve offrire protezione ai rifugiati politici ed a coloro che fuggono dalle guerre civili. Per far fronte a questa responsabilità umanitaria, l’UE dovrebbe istituire un efficace sistema di asilo comune mentre i suoi Stati membri devono applicare interamente le norme esistenti”
E sulla questione “sicurezza“:
“Vogliamo rendere più sicuri i confini dell’Europa. Riteniamo che l’Europa debba aumentare le risorse finanziarie, umane e tecniche rafforzando nel contempo il ruolo e le prerogative dell’agenzia per la protezione delle frontiere”
Cosa dicono i sondaggi
Nell’analisi delle previsioni di voto, si deve tener conto che alle prossime elezioni europee il numero totale di seggi del parlamento europeo diminuirà da 751 a 705 con l’uscita del Regno Unito dall’Ue. Alle elezioni del 2014 il PPE aveva ottenuto 221 seggi su 751, risultando il partito con più rappresentanti all’Ue. Oggi guida l’Europa in coalizione con il Partito socialista e con il volto del lussemburghese Jean-Claude Juncker. Secondo Politico.eu al prossimo voto il PPE otterrebbe 177 seggi su 705, al primo posto, seguito dai Socialisti e Democratici con 132 seggi.
Se, come previsto dai sondaggi, nessuno raggiungerà da solo la maggioranza necessaria di 353 seggi, anche dopo le elezioni di maggio ci sarà bisogno di una coalizione per guidare l’Europa. Fra gli scenari possibili, l’alleanza del PPE con i socialisti e in più i liberaldemocratici o i Verdi oppure quella del PPE con i tre gruppi “sovranisti”.
Chi è Manfred Weber
Il leader del PPE Weber, 46 anni, proviene dalla Csu, l’Unione Cristiano Sociale della Baviera. Il suo motto è “Riportare l’Europa alle persone”. Sul suo sito specifica alcuni punti del suo programma: creazione di posti di lavoro, potenziamento della sicurezza alle frontiere esterne dell’Ue, innovazione digitale, no alla Turchia nell’Unione.
In una conferenza del partito popolare europeo a Monaco di Baviera, ai primi di giugno, Weber espresse una linea dura sull’immigrazione, da conciliare con il sostegno al rigore di bilancio. Manfred Weber ha fatto quasi tutta la sua carriera all’Europarlamento, in cui è entrato nel 2004, come deputato e poi diventando presidente del gruppo dei popolari. Fra le sue battaglie passate c’è anche quella per l’Interrail gratuito per chi compie 18 anni.
Da Berlusconi a Dombrovskis: le altre personalità nel PPE
Il lettone Valdis Dombrovskis, vice presidente della Commissione per l’Euro e il dialogo sociale, capo lista del Partito dell’Unità lettone, ha annunciato che sosterrà Weber. Così anche Silvio Berlusconi, che si candida con L’Altra Italia/Forza Italia. “Alla bella età che ho, ho deciso per senso di responsabilità di andare in Europa dove manca il pensiero profondo del mondo”, ha detto Berlusconi.
Nel PPE anche Annegret Kramp-Karrenbauer, nuova leader della CDU che ha preso il posto di Angela Merkel a capo del partito ed è considerata la sua erede naturale.
Proprio in questi mesi i membri del partito discutono l’espulsione del premier ungherese Viktor Orban e del suo partito Fidesz. Il PPE ha avviato le procedure di espulsione. Orban ha lanciato una campagna contro il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker e George Soros, che ha provocato la rottura con il partito popolare.