Fed di Atlanta: stime Pil scendono a meno dello 0,2%
Dopo il +2,6% registrato dagli Stati Uniti nell’ultimo quarto del 2018, un risultato ottimo soprattutto se confrontato a quello delle altre grandi potenze economiche occidentali, l’inizio 2019 dovrebbe regalare sorprese negative per Donald Trump. Molte banche e analisti si aspettano una variazione dell’attività economica inferiore all’1%.
Dopo la revisione al ribasso delle vendite al dettaglio relative al mese di dicembre, la Fed di Atlanta ha rivisto la sua stima. Le previsioni sul Pil per i primi tre mesi dell’anno sono state abbassate. Le stime erano salite dallo 0,3% allo 0,5% una settimana fa, ma oggi sono state ritoccate nuovamente in peggio a meno dello 0,2% (vedi grafico).
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.