Sette mesi dopo che una grave crisi valutaria ha costretto Buenos Aires a rinegoziare con il Fondo Monetario Internazionale un pacchetto di aiuti, i risultati sono incoraggianti.
“L’Argentina è in una posizione migliore, sia dal punto di vista dei fondamentali sia finanziario, quest’anno rispetto all’anno scorso”: lo ha dichiarato al Financial Times lo strategist per i mercati emergenti di Ubs, Armando Armenta.
“Il tasso di cambio ora è a un livello più competitivo e la bilancia delle partite correnti ha ridotto il disavanzo”, ha aggiunto l’analista.
I dati sul peso argentino svelano una moneta che, anche solo rispetto a inizio anno, ha perso circa il 9% sul dollaro (il 51% negli ultimi 12 mesi). Venerdì scorso il rialzo dei tassi della banca centrale ha fatto rimbalzare il peso, dopo che, però, era appena stato toccato un nuovo minimo storico.
Secondo Ubs, però, la stabilità finanziaria del Paese latinoamericano è migliorata. E ad aiutare Buenos Aires è stata anche la nuova fase colomba della Federal Reserve americana, che ha ridotto le probabilità di default a breve termine.
Deficit pubblico Argentina in calo e altri segnali positivi
A partire dal 2015 il deficit pubblico si è ridotto dal 5,4% al 3,9% del 2017 (ultimo dato ufficiale). Dal gennaio 2018, poi, il deficit corrente è tornato a scendere dopo un preoccupante allargamento.
Si tratta di risultati ottenuti bilanciando svalutazione e tirando il freno dell’attività economica:
“Bloccato da una bilancia corrente pericolosamente squilibrata, il presidente Macri e il suo team di economisti hanno lavorato duramente per soddisfare i rigidi obiettivi fiscali del Fmi, mettendo a punto una recessione”, spiega il Financial Times, “l’impatto su indicatori come la produzione industriale e l’attività di costruzione è stato drammatico.
Un rovesciamento così grave non solo è stato previsto, ma anche accolto con favore dagli investitori e dagli economisti, che hanno rimproverato il governo Macri non troppo tempo prima di procedere troppo a rilento con la sua stretta fiscale”.
Pantheon Economics prevede che l’economia si stabilizzerà già nel primo trimestre, e se il peggio dovesse essere veramente passato, i bond argentini potrebbero acquisire appeal – pur mantenendo un rischi relativamente elevati.