Il 2018 è stato un anno difficile per tutti gli asset rischiosi, incluso il debito dei mercati emergenti. “È probabile che buona parte di questi fattori di rischio si dissiperanno nel 2019, creando un contesto favorevole per il debito emergente”, spiega Marcelo Assalin, head of Emerging Market Debt di NN IP.
Il gestore individua quattro motivi per cui puntare su questa asset class: “Le valutazioni rimangono interessanti, con il rendimento del debito in valuta forte (7%) che ha toccato il margine superiore del range quinquennale. Un orientamento più accomodante delle autorità monetarie negli USA e in Europa offrirà probabilmente un quadro di supporto”.
In secondo luogo, “con un rendimento del 7,6%, le valutazioni del debito di frontiera in valuta forte appaiono interessanti e reggono bene il confronto con l’Emerging Market Bond Index. Il nostro scenario di base prevede rendimenti elevati che potrebbero raggiungere la doppia cifra”.
In terzo luogo, “il debito in valuta locale potrebbe essere favorito da una flessione del dollaro rispetto alle maggiori valute e ai mercati emergenti a causa di vari fattori, tra i quali le valutazioni, l’inversione di diversi trend positivi per il dollaro rispetto allo scorso anno e prospettive economiche più deboli”.
Infine, occhi puntati sul settore energetico: “Dopo essere sceso più del previsto alla fine del 2018, il mercato del petrolio rimbalzerà nel primo semestre, favorendo le società di esplorazione e produzione di minori dimensioni”.