Made in Italy, governo punta a vietare delocalizzazioni per i “marchi storici”
Il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, ha presentato un disegno di legge che proibirebbe alle aziende di delocalizzare la produzione di marchi italiani registrati da almeno 50. Una misura di protezione verso il Made in Italy che sarebbe stata ispirata dalla vicenda Pernigotti. Secondo la proposta di legge, “i diritti sui marchi iscritti nell’elenco dei marchi storici nazionali di alto valore territoriale decadono se il titolare del marchio cessa la produzione nel territorio del comune in cui lo stabilimento produttivo era situato alla data di registrazione del marchio”. Se si produce fuori dal contesto storico, dunque, non sarebbe possibile utilizzare il marchio.
Non si è fatto attendere l’appoggio del segretario della Lega, Matteo Salvini: “Se vuoi continuare a usare quel marchio storico, che è un valore aggiunto, devi mantenere la produzione in Italia”, ha detto durante una conferenza stampa, “è uno strumento per la difesa del Made in Italy e delle aziende italiane. Siamo al governo da 9 mesi, se fosse stato approvato anni fa alcune aziende avrebbero operai al lavoro, ma meglio tardi che mai”.
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