Nei negoziati Usa – Cina sul fronte commerciale saranno decisive le prossime tre o quattro settimane. Lo ha detto il presidente Donald Trump, specificando che la Cina è stata “molto responsabile e molto ragionevole”.
Le dichiarazioni arrivano nel giorno in cui Bloomberg ha riferito che il presunto summit con il presidente cinese Xi Jinping (originariamente atteso a fine mese) non ci sarà almeno fino alla fine di aprile, segno che c’è ancora da lavorare come emerso nei giorni scorsi.
Parlando alla stampa dallo Studio Ovale, dove ha accolto il primo ministro irlandese, Trump non ha voluto sbilanciarsi sull’intesa che metterebbe fine a una guerra a colpi di dazi: “Se ci sarà o no, non lo voglio dire”. Di certo, lui ha ribadito che per la sua America vuole “un accordo grandioso”.
Sempre molto tesi i rapporti di Trump con l’UE
Restano intanto tesi i rapporti con l’Unione europea, mentre appare lontano l’idillio con cui cui lo scorso luglio dalla Casa Bianca e il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker siglarono una tregua commerciale. Sempre nella giornata di ieri, l’inquilino della Casa Bianca ha minacciato la Ue, dicendo che “se non ci parlano allora faremo qualcosa che sarà molto grave dal punto di vista economico“.
Se l’UE non parla con gli Usa, “imporremo dazi su molti dei loro prodotti“, ha preannunciato. Parole che allungano un’ombra sull’imposizione di nuove tariffe doganali su auto e componentistica prodotti fuori dagli Usa e importati nella nazione statunitense.
Il presidente si stava certamente riferendo alle importazioni di auto dall’Europa e in particolare dalla Germania. Trump ha aggiunto su Twitter che c’è da augurarsi un accordo commerciale su “ampia scala” con il Regno Unito, che vuole rinviare la Brexit, ossia il processo di divorzio dall’Unione Europea.