La città intelligente (dall’inglese smart city) in urbanistica e architettura è un insieme di strategie di pianificazione urbanistica tese all’ottimizzazione e all’innovazione dei servizi pubblici così da mettere in relazione le infrastrutture materiali delle città con il capitale umano, intellettuale e sociale di chi le abita grazie all’impiego diffuso delle nuove tecnologie della comunicazione, della mobilità, dell’ambiente e dell’efficienza energetica, al fine di migliorare la qualità della vita e soddisfare le esigenze di cittadini, imprese e istituzioni.
Si sente sempre più parlare di città intelligenti, riferito alle grandi città europee e mondiali. New York, Tokyo, Londra, Stoccolma, ma anche Milano, vengono spesso ribattezzate con il termine “smart city”. Ma cosa vuol dire in concreto? “Non è facile definire in poche parole cos’è una città intelligente“, spiega Stefano Gatti, head of data & analytics di Nexi, intervistato durante la Milano Digital Week. “Sicuramente ha a che vedere con attributi diversi e complessi, quali aspetti economici sociali, e ha a che fare anche con il miglioramento della comunicazione e anche dell’ambiente“.
Dalla campagna alla città
L’evoluzione sociale e i continui spostamenti hanno richiesto un livello sempre più alto di servizi al passo coi tempi. La città ha acquisito nel corso degli ultimi decenni molta importanza, ci spiega Gatti:
“Per dare qualche numero, due persone su 100 vivevano in città nell’Ottocento. All’inizio del ventesimo secolo siamo passati a 15 persone su 100, mentre oggi più del 50% delle persone vivono in città. Come conseguenza di questo, si intuisce facilmente che la città deve diventare intelligente per facilitare la vita dei cittadini, delle aziende, dell’istituzioni e della pubblica amministrazione“.
Vantaggi e benefici
Ma quali sono i benefici e i vantaggi reali di vivere in una città intelligente?
“Più che definire o parlare di singoli aspetti – prosegue Gatti – parlerei in generale di un miglioramento delle risorse all’interno della città, quindi in particolare il tempo che la nostra risorsa più scarsa, ma anche la gestione del cibo, una migliore gestione del risorse ambientali. In generale lo scopo finale che si vuole ottenere è il progresso sostenibile“.