La view del comitato macro di Unigestion per il 2019 è improntata alla cautela e tiene in ampia considerazione una serie di venti contrari che spirano sull’economia globale.
“Da un lato, c’è la minaccia di un rallentamento della Cina – scrive in un recente report Maria Musiela, client portfolio manager equities di Unigestion – messa sotto ulteriore pressione dalla guerra commerciale in corso e da un pesante livello di indebitamento. Sebbene il settore immobiliare in Cina sia per il momento stabile, si registra un peggioramento dei consumi, delle aspettative di produzione e della domanda estera. In sintesi, l’attuale scenario di crescita cinese indica una decelerazione.
Nei nostri portafogli stiamo sottopesando la Cina, dato il suo profilo di rischio meno interessante, così come alcuni business più ciclici, maggiormente esposti agli effetti negativi delle guerre commerciali e al rallentamento dell’economia cinese. D’altra parte, abbiamo incertezze politiche generate da Brexit, Italia e Francia e un governo americano imprevedibile. I nostri portafogli sottopesano il Regno Unito, data l’incertezza delle prospettive e la mancanza di visibilità sull’esito dei negoziati sulla Brexit. Inoltre, l’attuale ciclo di crescita negli Stati Uniti ha avuto una durata molto lunga e potrebbe ora essere giunto al capolinea”.
Pur in assenza di minacce immediate di recessione per il 2019, le prospettive rimangono in stabili e ciò spinge Unigestion a riallineare la propria posizione di portafoglio in un’ottica più difensiva, verso settori più stabili come le telecomunicazioni e i servizi di pubblica utilità .
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