Usa, deficit commerciale si riduce di netto dopo il balzo dovuto alle attese sui dazi
Mentre le esportazioni sono in ripresa, le importazioni dalla Cina sono crollate negli Stati Uniti a inizio 2019. Tale andamento ha provocato una contrazione inattesa del deficit commerciale a 51,1 miliardi di dollari dai 59,9 miliardi di dicembre. Le attese erano per una riduzione del deficit commerciale molto meno marcata, a quota $57 miliardi, pertanto il miglioramento è netto.
Le società americane stanno importando sempre meno dalla Cina, un segnale che il mese scorso avevan probabilmente aumentato la mole di import per anticipare il previsto incremento dei dazi nel 2019. Incremento che poi non si è materializzato, visto che le due prime potenze economiche al mondo hanno trovato un’intesa per sancire una tregua commerciale. Il calo di $8,8 miliardi è il più intenso da febbraio 2009.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.