Portogallo, deficit pubblico ai minimi storici (grazie alla crescita)
In 45 anni di storia democratica il Portogallo non aveva mai messo a segno un rapporto deficit Pil così basso: 0,5% nel 2018. Lo ha comunicato l’istituto nazionale di statistica. Secondo il governo socialista, sostenuto da una componente di estrema sinistra, l’esperienza di Lisbona dimostra che “c’è un’alternativa” all’austerità. Infatti, il rapporto del disavanzo sul Pil è diminuito in quanto è stata proprio la crescita (il denominatore) ad aumentare, più che i tagli di spesa o gli aumenti delle tasse.
La pressione fiscale del Portogallo nel 2018 è risultata del 35,4% sul Pil.
António Costa, primo ministro portoghese dal 2015, ha descritto la riduzione del deficit non come “il risultato dei tagli alla spesa o all’aumento delle tasse, ma di politiche che hanno ripristinato la fiducia”.
Nel 2011 il Portogallo aveva un deficit Pil superiore all’11% e dovette ricorrere a un prestito da parte del Fmi-Ue da 78 miliardi di euro.
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Le borse cinesi hanno chiuso la giornata di contrattazioni con andamenti contrastanti. Hong Kong è rimasta quasi invariata, mentre Shanghai e Shenzhen hanno registrato lievi rialzi. Il settore tecnologico ha sostenuto Hong Kong, compensando il calo del settore immobiliare. A Shanghai, il comparto immobiliare ha mostrato segnali positivi, mentre i semiconduttori hanno visto un calo.
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Wall Street mostra oscillazioni in un contesto di volumi di scambio ridotti, mentre gli investitori valutavano le prospettive di crescita economica e dei tassi di interesse. Il dollaro è salito dopo che è stato evitato il blocco delle attività governative negli Stati Uniti. Dopo i solidi guadagni registrati venerdì a Wall Street, i mercati azionari […]