Brexit, May promette di dimettersi se i dissidenti votano il suo deal
La premier britannica ha alla fine offerto ai dissidenti del suo partito dei conservatori quello che volevano. Stando a quanto riferito da alcune fonti a Sky, Theresa May avrebbe promesso al gruppo dei deputati Tories della linea dura di fare come vogliono loro. In cambio del voto a favore del suo Withdrawal Agreement, la leader dei conservatori promette che rassegnerà le sue dimissioni. Lo farà solo se il suo deal passa lo scoglio parlamentare dopo le due bocciature di gennaio e marzo.
Sul Forex la sterlina è salita ai massimi di giornata, salendo dello 0,3% sul dollaro e dello 0,4% sull’euro (vedi grafico). Lo scenario più probabile ora sembra quindi quello del compromesso, in grado di scongiurare il recesso “duro” dall’Unione Europea. Sebbene “il rischio di una Brexit no-deal rimanga tuttora molto reale, siamo più ottimisti riguardo alle prospettive di una fine ordinata e abbastanza rapida alla saga della Brexit rispetto a quanto lo siamo stati per mesi”, dice il CIO di DWS Stefan Kreuzkamp.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.