A meta’ seduta gli indici americani hanno accelerato al ribasso. Il Dow Jones perde l’1.12% a 10195 e il Nasdaq l’1.58% 1926.
Sui mercati pesano in particolare le prospettive di un incremento dei tassi d’interesse, alimentate dalle buone notizie che continuano ad arrivare dagli indicatori economici e dall’aumento del prezzo del petrolio.
Il numero di nuove richieste di sussidi di disoccupazione la settimana scorsa e’ diminuito di 25.000 unita’ a 315.000. E’ il livello piu’ basso dall’ottobre 2000.
In linea con le previsioni l’andamento della produttivita’. Nel primo trimestre 2004 l’indicatore ha registrato una crescita del 3.5%. Particolarmente atteso e’ il dato di domani sull’occupazione. Per il mese di aprile gli economisti stimano un incremento di 165.000 nuovi posti di lavoro.
Continua a diffondere preoccupazioni il rincaro del petrolio. Il prezzo si aggira intorno ai $40 al barile, il livello piu’ alto da tredici anni. Alcuni rumor che si sono diffusi in giornata riferiscono che l’Opec ha indetto un meeting d’emergenza per deliberare un aumento delle quote di produzione.
Sul fronte societario, ha riportato risultati trimestrali migliori delle attese la televisione satellitare EchoStar. Giudizi negativi delle banche d’affari sul gruppo software Adobe, colpito da due downgrade, mentre il colosso del settore Microsoft e’ stato inserito nella lista “Select 20” di UBS. Wal-Mart nel mese di aprile ha riportato un aumento delle vendite comparate del 4.4%, nella fascia inferiore del range pronosticato (4%-6%).
L’atteso aumento del costo del denaro e’ alla base anche del ribasso dei titoli di Stato. A meta’ seduta il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.60%. Il dollaro, infine, recupera parzialmente sull’euro, con il cambio tra le due valute a quota 1.2088.