Difesa a spada tratta del capitalismo da parte di uno dei più importanti banchieri del mondo, Jamie Dimon della JP Morgan. Nella sua annuale lettera agli azionisti Dimon ha toccato molti argomenti, tra cui quello del capitalismo, appunto.
“Quando i governi controllano le aziende, i beni economici (aziende, finanziatori e così via) nel tempo questi vengono utilizzati per promuovere gli interessi politici, portando a società e mercati inefficienti, favoritismi enormi e corruzione“.
Così Dimon nella lettera, che è stata pubblicata insieme al rapporto annuale 2018 della banca.
Socialismo produce inevitabilmente stagnazione
“Il socialismo produce inevitabilmente stagnazione, corruzione e anche peggio rischia l’ascesa di leader autoritari.
Secondo Dimon le economie con grandi aziende e un ambiente competitivo sono il “vero motore di crescita in ogni paese”.
“Le aziende in un sistema di libera impresa guidano l’innovazione attraverso investimenti di capitale e ricerca e sviluppo, sono grandi sostenitori delle comunità e spesso sono in prima linea nella politica sociale. Sono la ragione di tutti i mali della società? Assolutamente no.”
Non c’è dubbio che il capitalismo, anche quello industriale, è stato “il sistema economico di maggior successo che il mondo abbia mai visto, ha contribuito a sollevare miliardi di persone dalla povertà e ha contribuito a migliorare la ricchezza, la salute e l’istruzione di persone in tutto il mondo”.
“Questo non vuol dire che il capitalismo non abbia difetti, o che non lasci indietro le persone e che non dovrebbe essere migliorato”.