Favoriti dalle prospettive di un accordo sui dazi tra Washington e Pechino, i mercati finanziari vanno di corsa nelle ultime sedute. Gli investitori comprano titoli rischiosi e così le banche europee salgono momentaneamente sui massimi di sei mesi. Il segretario del Tesoro Usa Steven Mnuchin ha fatto commenti ottimisti sui colloqui con la Cina sul commercio nel fine settimana. Intanto Konstantinos Anthis, Head of Research di ADSS, sottolinea che dopo i risultati molto positivi di JP Morgan, anche alla voce delle attività di trading nel reddito fisso, gli investitori sono soddisfatti. Il problema è che Goldman Sachs e Citigroup non hanno mostrato risultati altrettanto positivi, per permettere ai mercati di spingersi ulteriormente in rialzo.
Visti i timori circa il rallentamento dell’economia globale, i gestori e gli analisti si chiedono se il rally è giustificato o meno. Anthis osserva che la fase di sentiment “risk on” è il tema chiave a inizio settimana sui mercati per tutte le classi di asset. Lato valute, quelle più rischiose guadagnano terreno a braccetto con l’azionario e i rendimenti dei Treasuries. Le Borse non sono lontane dai massimi assoluti. L’oro e le divise più sicure invece ripiegano. Con la stagione delle trimestrali che deve ancora entrare nel vivo, la volatilità dovrebbe salire e questo potrebbe convincere gli operatori di mercato a tenere un approccio più cauto. A salire oggi sono anche l’euro e il dollaro (rispetto allo yen).
“L’unico catalizzatore di rilievo dietro al rialzo degli asset rischiosi sono le banche che hanno riportato risultati migliori del previsto nel primo trimestre. È troppo poco per essere un driver di mercato credibile. Dovremmo forse preoccuparci”, si chiede lo strategist di ADSS.