Un documento di 11 pagine pubblicato dalla Commissione europea ha anticipato quali beni importati dagli Stati Uniti sarebbero colpiti dai dazi Ue, mossa che potrebbe rendersi necessaria per rispondere al protezionismo d’Oltreoceano. Ketchup, cioccolata, arachidi, ribes, videogame e borse sono solo alcuni dei prodotti americani che potrebbero diventare più cari per il consumatore europeo, qualora non venisse raggiunto un accordo Usa-Ue. Il valore delle importazioni che sarebbero colpite dai nuovi dazi europei vale 20 miliardi di dollari.
Oggetto del contendere sarebbero i sussidi europei a Airbus, che avrebbero danneggiato la concorrente americana Boeing. L’amministrazione Trump, in precedenza, aveva pubblicato un’analogo documento di 7 pagine su quei beni Ue che verrebbero colpiti dai dazi americani. Una punizione giusta, secondo il presidente Trump, che aveva recentemente twittato che “l’Ue si è approfittata degli Stati Uniti per molti anni e che presto questo finirà”.
Le regole non scritte delle dispute commerciali impongono alle parti che subiscono un torto (dazi discriminatori) una risposta di equo impatto sulle esportazioni della controparte. Ma secondo la commissaria Ue al commercio, Cecilia Malmström (in foto) l’Europa farà il possibile per evitare un’escalation che danneggerebbe entrambe le parti.
“Non vogliamo fare rappresaglie. Mentre dobbiamo essere pronti con le contromisure in caso non ci sia altra via d’uscita, continuo a credere che il dialogo sia quanto dovrebbe prevalere tra partner importanti come l’Ue e gli Stati Uniti, anche nel porre fine a questa disputa di vecchia data. L’Ue rimane aperta alle discussioni con gli Stati Uniti, a condizione che siano prive di precondizioni e mirino a un risultato equo”.