Un piccolo fondo pensione statunitense della Contea di San Bernardino sostiene di aver trovato una “incredibile fonte generatrice di alpha” nel 2006. Quell’anno la San Bernardino County Employees’ Retirement Association racconta infatti di aver preso una decisione che ha permesso di accumulare un miliardo di dollari nel portafoglio investimenti.
Il fondo non ha assunto un gestore particolarmente brillante oppure indovinato una scommessa rischiosa in un nuovo asset promettente, bensì ha semplicemente migliorato la metodologia e la strategia di investimento. Si è limitato a cambiare gli equilibri del suo portafoglio da 10 miliardi di dollari.
Il riequilibrare il portafoglio investimenti è diventato un aspetto fondamentale per gli investitori e gestori istituzionali per assicurare che la composizione del portafoglio sia in linea con il suo obiettivo di allocation. Può essere una strategia talvolta costosa, tuttavia, perché comporta vendere titoli azionari in un giorno negativo, accettando di incamerare delle perdite.
Arun Muraldihar, il cui gruppo AlphaEngine Global Investment Solutions offre consulenza al fondo pensione SBCERA proprio nell’aspetto delicato sopra citato, ha spiegato al sito Institutional Investor, la natura del problema di asset allocation.
La metafora usata da Muraldihar è quella di un uomo ubriaco alla guida che si trova con soltanto i guard-rail a sinistra e a destra della strada percorsa come limiti per non uscire di strada.
Fondo pensione: metodologia più flessibile e lungimirante
“Quando un fondo pensione approva una strategia di asset allocation — per esempio un portafoglio 60% azioni e 40% bond – di solito il CdA consente un leggero aggiustamento al 65% o al 55%”, ma non di più. Questa poca lungimiranza non rappresenta affatto, secondo il consulente, una governance ideale di un fondo pensione.
Adottando un metodo di riequilibrio più strategico e flessibile, che si adatti alle condizioni di mercato in divenire, i fondi pensione come quello di San Bernardino County sono in grado di trovare il Sacro Graal dei rendimenti.
Prendendo esempio dall’esperienza di SBCERA, avviata ormai 13 anni fa, altri gruppi, come il fondo pensione di General Mills “Verizon Investment Management Company” e il fondo sovrano della Nuova Zelanda (“New Zealand Super Fund”) hanno fatto affidamento su asset allocation sempre più “tattiche”.
Strategia garantisce 1,25% di rendimento annuo in più
Dal 2006 il programma di riequilibrio di portafoglio del fondo pensione californiano ha fruttato per l’esattezza 965 milioni di dollari, circa l’1,25% di reddito addizionale l’anno, stando a quanto riportato nell’analisi condotta dal CIO del fondo Donald Pierce, da Muralidhar e dal co-CIO di AlphaEngine Sanjay Muralidhar.
Un gestore è stato incaricato di cambiare l’esposizione alle varie classi di asset del fondo in “maniera informale, esplicita fondata su un set di regole chiare”. Le regole si basano su una ricerca accademica e si focalizzano principalmente sulla corretta valutazione degli attivi. Le decisioni pertanto non sono state prese in modo arbitrario, ma piuttosto sulle stime dello staff su quali asset erano sopravvalutati e quali sottovalutati.
È come offrire un navigatore GPS a un pilota sobrio, per aiutarlo a orientarsi e andare più forte e correndo meno pericoli rispetto alla persona della metafora di Muraldihar.