Nel futuro della Fiat c’è il modello “Stampubblica” con l’ingresso di Peugeot e diluizione della partecipazione degli Agnelli. Lo scenario è quello individuato dall’inchiesta di Ettore Boffano sul Fatto Quotidiano.
Stampubblica è un termine coniato da Giovanni Valentini per etichettare la fusione fra Gruppo Espresso-Repubblica e Editrice La Stampa, ma che viene usato per definire un modello di governance applicabile anche ad altri tipi di aziende tra cui appunto FCA. Secondo il giornalista de Il Fatto, il futuro di Fiat e Chrysler è nelle braccia della francese Peugeot, oggi controllata da un “triumvirato” costituito dalla famiglia Citroen, dalla cinese Dongfeng Motor Corporation e dallo Stato francese, ciascuno col 14,1 per cento (il resto è al sicuro presso investitori istituzionali e in Borsa).
Una soluzione, quella della diluizione del controllo di Fca che potrebbe essere la soluzione più gradita al presidente di Fca, John Elkann che nei giorni scorsi aveva ribadito l’impegno della famiglia Agnelli nel gruppo FCA.
“Tutte le analisi serie continuano a girare attorno alla sola proposta in campo che abbia i crismi dell’ufficialità. Quella della Peugeot che, nelle settimane scorse, ha parlato con chiarezza della propria disponibilità ad aprire una trattativa. Con un obiettivo non detto, ma facilmente identificabile: usare la testa di ponte di Fca (di Chrysler a dire il vero) per tornare nel mercato statunitense. Una strategia che dovrà affrontare le compatibilità tra il proprio assetto societario (una vera e propria “conglomerata” con la famiglia Peugeot, lo Stato francese e una partecipazione cinese che, come accade per questi grandi investimenti di Pechino, conserva comunque una supervisione anch’essa statale) e le volontà del governo Usa (soprattutto a guida Trump)”.