Dopo aver annunciato l’arrivo di un milione di robo-taxi l’anno prossimo, tesla svela i conti del primo trimestre e non c’è nulla da festeggiare.
Un primo trimestre in rosso per la società californiana guidata da Elon Musk che registra perdite pari a 702,1 milioni di dollari. Il fatturato è sceso del 37 per cento attestandosi a 4 miliardi e mezzo di dollari sotto le attese che erano tra i 4,8 e i 5,4 miliardi, anche se 920 milioni di dollari sono stati utilizzati per pagare il debito scaduto a marzo. Il rosso però, avverte la stessa Tesla, potrebbe continuare nel secondo trimestre e la redditività potrà tornare a fare capolino solo nella seconda metà del 2019.
Fra i motivi del rosso il rallentamento delle consegne, già evidenziato all’inizio del mese di aprile e che era costato un sonoro tonfo in borsa a Tesla. Le vetture per i clienti sono state 63mila (di cui 50.900 Model 3), contro un target previsto tra le 73mila e le 76mila unità. Il CEO Elon Musk ha anche ridotto le stime della nuova fabbrica in costruzione a Shanghai: a fine anno sarà in grado di produrre non più 3mila auto a settimana ma 1.000, al massimo 2mila vetture ogni sette giorni. Tesla ha oggi in cassa così 2,2 miliardi di dollari, un calo del 40 per cento mentre Musk ha aperto alla possibilità di un imminente aumento di capitali che finora ha sempre negato.
Non credo che raccogliere capitali dovrebbe sostituire il fatto di rendere l’azienda più efficace. Tesla oggi è un’organizzazione operativa molto più efficiente di quanto non lo fosse un anno fa, abbiamo apportato miglioramenti radicali e quindi credo che l’idea di raccogliere capitali a questo punto abbia dei vantaggi”.
A Wall Street ieri il titolo ha chiuso in calo di quasi il 2 per cento e le azioni Tesla hanno perso quasi il 15% quest’anno.