Standars and Pooor’s ha confermato il rating dell’Italia a BBB con outlook negativo. Una decisione attesa, ma che allunga ombre sul sul futuro. L’agenzia di rating ha infatti avvisato Roma che un taglio del rating potrebbe arrivare entro i prossimi 24 mesi se dovessero aumentare deficit e debito sopra “le nostre stime”.
Non solo. Una revisione del rating – avvertono gli analisti – potrebbe avvenire in caso di “un marcato deterioramento delle condizioni finanziarie del governo italiano e delle sue banche” o se “il cambio di politiche indebolisse la crescita potenziale italiana”.
Allo stesso tempo l’agenzia Usa spiega che potrebbe riportare l’outlook a stabile da negativo nel caso in cui “dovesse vedere una ripresa economica in Italia, una crescita dell’occupazione e un miglioramento delle finanze pubbliche”.
Per quanto riguarda la crescita, gli esperti scrivono:
“A nostro avviso, l’attuale piano economico e di bilancio del governo ha avuto un ruolo nell’ingresso dell’economia italiana in una recessione tecnica durante la seconda metà del 2018″, ha scritto S&P nel comunicato in cui ha lasciato invariato il rating sull’Italia. A pesare anche “l’incertezza riguardo il percorso dei conti pubblici” che ha provocato l’aumento dei “costi di indebitamento durante l’estate 2018”.
Sebbene l’obiettivo, scrive sempre l’agenzia S&P’s, “fosse quello di fornire un “maggiore slancio, le mosse di bilancio del governo sembrano essere state controproducenti per molti aspetti, dati i loro effetti negativi sulle condizioni finanziarie e sui costi di finanziamento per le banche italiane”.
Tra le altre cause che hanno portato l’Italia in recessione tecnica, evidenzia l’agenzia, anche la retromarcia “sulle riforme e la volatile domanda esterna“. Guardando avanti, S&P’s mette in evidenza che l’economia italiana sarà in una fase di stallo quest’anno e come le politiche del governo rischiano di rafforzare la rigidità dei salari e del mercato del lavoro.
“Dovremo migliorare sicuramente ma per il momento va bene così” ha commentato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, interpellato a margine del forum Belt and Road a Pechino, sulla scelta di Standard & Poor’s di lasciare invariato il rating dell’Italia a BBB. “Ce lo aspettavamo”.